Circa mille anni fa Ruggiero il Normanno donò tutto il territorio dell’odierna Serra San Bruno a Brunone di Colonia, in seguito canonizzato santo. Qui il Santo visse i suoi ultimi giorni in una minuscola grotta, che costituiva il suo eremo, dove poi fu tumulato. Giunti a Serra San Bruno, dopo una breve visita del paese ci dirigiamo verso la Certosa (XII sec.): il grande e famoso Monastero che si trova immerso in un bosco di faggi e abeti bianchi. Qui si può visitare il Museo della Certosa, che altro non è che l’unica ala del monastero completamente visitabile, avendo i frati contratto il voto di clausura totale. Visitato il Museo ci spostiamo a pochi chilometri di distanza per visitare l’Eremo di San Bruno, dove oltre alla cappella costruita sulla Grotta di San Bruno si può visitare la Chiesa di Santa Maria del Bosco. Meta finale sono i “Megaliti di Nardo di Pace”; strutture megalitiche, risalenti a più di 5000 anni fa, che si ergono un po’ dappertutto in questa zona delle Serre Calabresi. Immersi in boschi millenari sembrano essere i guardiani di queste montagne.